8 luglio 2019
Molte volte ti convinci di non essere percepito per quello che in realtà tu sei. Capita quando l’invidia, la maldicenza, la cattiveria gratuita, anche se di pochi, prendono il sopravvento sui giudizi che ti circondano e ti riguardano. Ma una macchiolina nera su una camicia candida si nota e dà fastidio. Poi però ti imbatti nel giudizio più diffuso, quello che viene dalla gente perbene, quello strettamente legato a ciò che hai fatto e fai, che coincide con quell autostima della quale ogni uomo necessita, per contrapporsi alle avversità naturali della vita ed affrontarle con tenacia. Se questo concetto lo si estende alla Città, ben si comprenderà il perché a Reggio c’è chi combatte per denigrarla e distruggerla psicologicamente e materialmente, e chi, invece, si adopera in ogni modo per valorizzarla e far accrescere la sua fama di vecchia città di cultura, bella e gentile, e soprattutto ricchissima di giovani e attempati, esempi di talento, virtù e valore in tutti i campi dello scibile. Venti anni fa esprimevamo questi concetti fondando RTV e dandole il sottotitolo di televisione positiva. L’intento era ed è quello di mettere in luce quanto più possibile il bello ed il buono che c’è… ed è tanto, senza per questo edulcorare una realtà che, ahinoi, presenta seri problemi. Non siamo esenti da errori ma, di certo, c’è che non sbagliamo per conto terzi! Ieri sera abbiamo avuto una conferma che siamo sulla strada giusta e che gli apprezzamenti di chi è scevro da interessi di bottega, ci sono e rappresentano il carburante migliore per non fermare mai le macchine, nonostante le avversità che incontriamo sul nostro cammino. Lo scenario, tra i più belli mai visti, è stato quello di Ecolandia. Una serata splendida di straordinaria eleganza dalla conduzione alla programmazione. Benvenuto Marra con grande professionalità, ingentilito dalla bellissima lrma, ha regalato ai molti presenti un susseguirsi di piacevolissime interpretazioni, tutte affidate ad artisti reggini che si sono superati per bravura ed interpretazione sublime. Il tempo è trascorso con una leggerezza tale da far sperare che la serata non finisse mai. La Concert Band di Melicucco, ormai giunta a livelli di bravura elevatissimi, con un direttore competente che riesce a motivare i suoi ragazzi, a tal punto da esercitare su di loro una influenza positiva palpabile, ha fatto venire i brividi per le musiche da film che tutti noi ben conosciamo e che hanno attraversato lunghi periodi della nostra vita. L’idea dei maestri Alessandro e Claudio Bagnato è stata vincente, ben studiata e realizzata tanto da essere promossa con 110 e lode e diritto ad essere replicata. Una avvicendarsi di regginità positiva. Dalla voce unica di Alma Manera alla forte comicità intelligente di Pasquale Capri. Dal violino commovente di Pasquale Faucitano, al flauto magico di Alessandro Carere, tutto era studiato nei minimi particolari per dimostrare, ammesso ce ne fosse bisogno, che Reggio artistica c’è e che bisogna storcere il naso su chi ancora si ostina a cercare fuori ciò che abbiamo a portata di mano! In questo contesto, sublimato dalla performance del maestro fisarmonicista Adolfo Zagari, ha fatto da cornice meravigliosa un coro nato per l’occasione dalla sinergia delle maggiori formazioni reggine preparate da maestri di rango come la Carmen Cantarella, Marina ed Enza Cuzzola ed Angela Luppino. Insomma ieri sera è stata l’apoteosi della regginità culturale in campo musicale. Il tutto ha fatto da cornice a tre belle realtà. Di RTV abbiamo detto. Dell’Hospice ha parlato Vincenzo Trapani Lombardo vero combattente della resistenza sanitaria. A lui si deve il fatto che questa struttura umana, prima ancora che medica, non sia stata costretta a chiudere, per l’insipienza di una classe amministrativa insensibile e becera. Della Fondazione Travia-Cassone, con tanto di immagini, ne ha parlato Giovanni Cassone, grande esempio di elaborazione positiva di un lutto dal quale ha saputo trarre la forza dirompente per aiutare chi ha davvero bisogno nel Malawi come in ltalia. A tutt’e tre le realtà positive i fratelli Bagnato ed il vice presidente dell’Agimus, Salvatore Silivestro, grandissimi artefici dello spettacolo, ma soprattutto del messaggio proposto, hanno assegnato la Spiga d’oro 2019, in segno chiaro di prosperità e produttività, come la spiga di grano simboleggia. Esce prorompente da Ecolandia il grido della bravura reggina. Promuoviamo l’arte locale, valorizziamo i luoghi che ci appartengono, come Arghillà, ripuliamo la strada che conduce ad uno dei posti più significativi, illuminiamola, civilizziamo la zona che non è la Legione straniera, ma una parte importante della città. Includiamo non escludiamo. Reggio è bella e gentile, per il momento solo dormiente. Svegliamola.