24 febbraio 2006
La nostra Terra ha dato i natali a personaggi che le hanno dato lustro nel mondo. Difficile sarebbe fare un elenco senza dimenticarne qualcuno. Questo farebbe pensare ad una terra fortunata… per intenderci una di quelle che non hanno bisogno d’eroi. Ahimè, per uno strano scherzo del destino le cose non stanno proprio così. È vero che produciamo meravigliosi cervelli, ma è altrettanto scontato che li esportiamo. Ed è sotto gli occhi di tutti che per una sorta di nemesi, non certo benevola, tutte le volte che qualcuno resta o è destinato a combattimenti diuturni per affermare semplici idee che altrove sono scontate, o è soggetto a soccombere, spesso per immaturi fatti naturali. Quasi come se ci fosse una volontà superiore, una maledizione – a Trieste la chiamano cutra – pronta a farci abbassare la testa ogni volta che la alziamo. Così accade che Reggio trova un Sindaco che tutt’Italia ci invidia e un amaro infausto destino ce lo porta via. Così come scompare, in un fatale incidente, un grande Medico che aveva fatto della divisione di Ematologia un baluardo della medicina. Per non dire di altri, a decine. Per i fatalisti… così è se vi pare! Per chi come me ritiene che il destino, sarà pur scritto da qualche parte, ma noi ne siamo artefici, così non va. Non può andare. Diamo una pedata al vittimismo, ma soprattutto diamo una pedata a chi continua ad arrivare alle nostra latitudini, novello Lanzichenecco, per spadroneggiare sbeffeggiare e prepotentemente approfittare del fatto che, un pò il fatalismo, un pò una classe dirigente in alta percentuale abulica, lascia fare senza contrapporre la benché minima resistenza agli atti di protervia diuturna. Non vi sembra sia giunto il momento di chiedere il rispetto delle regole? Il rispetto del popolo? Ma è giusto che Reggio sia sempre e soltanto terra di conquista? Se il popolo, quello stesso che è sceso in piazza per difendere il Capoluogo, non ridiscende, il futuro della nostra città è segnato. Se gli eletti, a tutti i livelli, non firmano una congiura virtuosa a favore di Reggio, non c’è speranza. Se i partiti politici invece di assicurare posti ai burocrati rispolverati non si rinnovano e fanno largo al merito, resteranno, e noi con loro, al palo. Reggini! Guardatevi attorno. Come potete permettere che continuino tutti a prenderci in giro? Ricordate quando ReggioTv promosse la campagna contro i pannelli di legno sulla tangenziale? Sostenemmo che rappresentavano uno scempio: ne hanno sostituito una parte! Avevamo ragione! La stessa ANAS ha dovuto capitolare, seppure in parte. Forse una voce più altisonante o meglio più numerosa li avrebbe fatti cambiare tutti: come è accaduto a Milano, Roma, Ferrara. Ricordate le promesse dell’ANAS sulla galleria di Spirito Santo? Lavoreremo di notte, di sabato e di domenica, 24 ore su 24: bugie, bugie e soltanto bugie.!!! Passate in quei giorni ed in quelle ore! Dopo ore di fila estenuante troverete un cantiere da costruzioni LEGO adoperarsi… perché tutto sia pronto… in secula seculorum!!!! Come Reggino mi sento offeso e deriso. Ma possibile che ci siamo abituati a sopportare tutto senza protestare? Ma possibile che non ci sia il coraggio collettivo per defenestrare gli imbroglioni, mettere in fuga chi ci deride ed approfitta del nostro bisogno?? Ma cosa scorre nelle nostre vene: ACQUA? Magari salata?? È possibile che quando troviamo uomini coraggiosi che – pochi – ci difendono invece di fare quadrato attorno preferiamo giustificare chi invece ci imbroglia? Il riferimento è specifico. Non è mia abitudine nascondermi dietro il dito. Parlo di Pietro Fuda. L’Uomo, con la U maiuscola, l’amministratore che ha avuto il coraggio di mettersi contro tutto e tutti per dimostrare come l’ALITALIA abbia approfittato di noi in tutti questi anni tenendo l’aeroporto al palo. Non ha mai pagato la tassa di scalo! Per darne un’idea solo da ottobre ad oggi ammonta a circa 700.000 euro! Fate un po’ i conti negli anni passati! Ha applicato tariffe per le quali bisognava sottoscrivere un mutuo per acquistare un biglietto; ha cancellato voli, ha modificato orari e servizi senza tenere in alcun conto le esigenze della popolazione; ha impedito ad altre compagnie di atterrare su Reggio con una politica ad escludendum; ne ha fatte di tutti i colori. Poi è arrivato Fuda. Davide ha sfidato Golia! E come storia insegna, l’astuzia, la correttezza e la ragione alla fine prevalgono. Su tutto. L’aeroporto vola. Nei fatti. Si aprono nuove direttrici, si vola per Venezia, Torino, Bologna ed ancora per Napoli, Malta, Roma con un servizio navetta a basso costo da far invidia alla più altolocata tratta Roma-Milano e viceversa. Mi sono sentito Italiano a tutti gli effetti. O meglio, abitante di una regione italiana e non del terzo mondo, quando alla biglietteria ho potuto scegliere dove andare senza ricorrere al paracadute. Tutto bene. Tutti contenti meno che i parlamentari di Forza Italia di sicula provenienza ed i soliti Don Abbondio che temevano la contrapposizione di Fuda al colosso Alitalia. Ma guarda guarda, la compagnia di bandiera… che evidentemente tifa per altri colori, magari quelli dell’euro, prepara la vendetta. Si, vendetta tremenda vendetta! Ricominciano i dirottamenti. Non si atterra a Reggio. Si va a Lamezia! La scusa banale, come la ritorsione. Un po’ di vento!!! Ma le altre compagnie atterrano e decollano tranquillamente. Dimostrazione boomerang che Fuda ha ragione. E se ha ragione, perché non lo facciamo decollare per quegli aeroporti politici dove si decidono i destini d’Italia? Statene certi: l’Alitalia gli farebbe una intensa campagna elettorale a favore. Promoveatur ut amoveatur.