9 febbraio 2006
Gentilissimi, in merito al trafiletto apparso sull’edizione odierna del Quotidiano “Castronuovo flirta con IDV”, “Clamorosi movimenti nei ds reggini”, vorrei mi deste la possibilità di precisare che i colloqui avuti con i rappresentanti di Italia dei Valori e con lo stesso On. Di Pietro rientrano in un normale piano di tentativi legittimi di potenziare i partiti ed i movimenti che fanno capo al centro-sinistra, con l’acquisizione di persone con prerogative adatte al momento elettorale. Per quanto attiene all’eventuale scompiglio che avrei portato tra i diessini reggini tengo a precisare che non sono iscritto al partito dei democratici di sinistra, pur essendo vicino, anzi vicinissimo ai dirigenti, agli iscritti ed alle idee di quel partito. Fui infatti chiamato quale garante per le elezioni primarie regionali, proprio perché non iscritto. Ciò che mi lega a quel partito, sono innanzitutto la mia storia personale, la coerenza e la grande amicizia con “On.Bova, il Segretario Caminiti ed l’On. Minniti coi quali condividiamo – al di là dell’iscrizione formale – un grande disegno politico, che vede l’affermazione del Partito DEMOCRATICO quale forma migliore per la costituzione di una classe dirigente, che guardi con impegno e serietà al futuro del Paese. In questo contesto, ho accettato di incontrare gli uomini di Di Pietro, consapevole che il loro disegno – sia pure con tradizioni più recenti – è sovrapponibile al nostro. Il sistema elettorale, salva Berlusconi & C., ha favorito nuovi contatti per quelle che sono più nomine che non vere e proprie elezioni. Purtroppo ci siamo trovati tutti come quello studente che agli esami di maturità prepara per anni il latino e alla fine viene sorteggiato il greco! Nessun movimento nei DS reggini dunque, almeno per quel che mi riguarda. Credo che la maggior compagine del centro sinistra goda ottima salute, soprattutto perché protesa a far confluire consensi sul personaggio politico su cui è necessario puntare, per la sua preparazione e per le doti di politico di spessore e per tutti quei motivi che condurranno Marco Minniti a servire il Paese da calabrese di rango.