Conferenza dei Capigruppo o dei Consiglieri del Principe?

10 febbraio 2006

Machiavelli, perdonaci! Che uno debba difendersi da appunti mossi dalla stampa, è cosa buona e giusta. Che lo faccia mandando avanti i consiglieri del principe, è ben altra cosa. Ancora, che questi ultimi cerchino di cambiare le carte in tavola è addirittura grottesco. Forse qualcuno si crede legittimato a pensare che ai reggini si possa dire di tutto e di più e poiché, magari siede nel luogo laicamente più sacro della Città, possa tergiversare e non rispondere a precise accuse, con l’aiuto di frasi fatte e metodi dejà vieux (pr.degià viù). Accade così che il primo cittadino venga scoperto con le mani nella marmellata, o meglio, nell’acqua,da uno dei giornali più importanti del Paese: La Repubblica. L’anomalia? Egli percepisce una indennità consistente, quale commissario per l’emergenza idrica. Si contesta ad RTV, come alla carta stampata, di averlo infangato. Di quale reato di lesa maestà ci saremmo macchiati? Abbiamo solo detto che se la Legge non trova nulla di anomalo in questa doppia elargizione, l’etica, la sete e la morale si, e ovviamente si ribellano! Non è una questione contabile quella che abbiamo sollevato, ma una questione MORALE. Ancora più pregnante laddove si pensi che per svolgere questo impegnativo incarico il Sig. Sindaco ha elargito compensi, in nome e per conto di chi lo ha votato ed anche di chi non lo ha fatto, al suo Vice, al suo capo di gabinetto, a non so quanti consulenti senza, per quanto se ne sappia, una competenza specifica. Ed ancora, stando al documentato servizio di Repubblica, conferendo un ulteriore incarico di addetto stampa ad una giornalista, certamente di pregio, ma che guarda caso opera (il video ne è la dimostrazione incontestabile) presso una emittente privata dove il Sindaco è, quanto meno, di casa. Il sospetto… sorge spontaneo!! A tal proposito sarebbe bene leggere il Corriere della Sera di oggi che riporta notizia circa le sanzioni irrogate a Rete 4 per le finalità elogiative di una trasmissione a favore del primo ministro! Par condicio docet! Nell’editoriale che tanto clamore e spirito di corpo ha suscitato, avevamo anche detto che ci duole vedere Reggio che conquista le prime pagine dei giornali nazionali per presunti misfatti e non per fatti. Lo ribadiamo! Chiedere a gran voce spiegazioni è un nostro diritto. Diritto di tutti i reggini. È risibile l’assunto dei soloni della maggioranza secondo il quale ci sarebbe un complotto per defenestare il primo cittadino. Se continua così si defenestra da solo! Un complotto prevede dei congiurati: fuori i nomi! Altro che complotto, questa è una sinergia virtuosa dove il collante è rappresentato dall’amore per la verità, per la città e per la corretta informazione. Più che tenebrosi i servizi sono stati illuminanti! E luminosi. Al contrario dei contenuti della conferenza stampa dei capigruppo, ricca di improperi ed imprecisioni e soprattutto ricca di vacuità informative. E ciò che è più grave senza risposte: è vero che il sindaco percepisce una indennità mentre il suo predecessore no? È vero che sono stati elargiti compensi al Vice Sindaco ed al capo di gabinetto per le stesse ragioni? E quali sono state le mansioni da essi svolte e quelle dei consulenti nominati? E quali competenze specifiche avevano? È vero che è stato affidato l’incarico ad una giornalista al di fuori dall’Ufficio Stampa del Comune peraltro abbastanza numeroso attivo e valido? È vero che il problema dell’acqua è ben lungi dall’essere risolto? E che il dissalatore, come dice correttamente l’On. Naccari-Carlizzi in un suo preciso studio, farà costare l’acqua ai reggini più del petrolio? La città pulita, quella che vuole trasparenza nell’attività amministrativa, vuole sapere. Vuole risposte concrete e reali. Ne ha diritto. E poi finiamola con l’indicare chi non si piega ai voleri del Principe, quale nemico a tutti i costi. L’onestà intellettuale di chi scrive è fuori discussione. Quando il Sindaco ha ben operato siamo stati i primi a riconoscerlo. Quando, probabilmente mal consigliato, sbaglia, accetti le critiche e risponda alle domande del Popolo e di chi ne fa parte, ad ogni livello. L’intelligenza popolare non è cosa che possiamo mettere sotto i piedi, così come non possiamo farlo della questione Morale. I prossimi articoli su Repubblica e Corriere della Sera siano come quelli cui ci aveva abituato Italo, saremo ben lieti di prendere atto che i motivi che vedono Reggio agli ultimi posti per il gradimento del suo Sindaco, sono infondati e sulla via dell’inversione!

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